Quando vado a spulciare i siti degli editori che non conosco, troppo spesso mi imbatto in questo tipo di affermazioni:
Pubblichiamo solo opere inedite e che non siano neppure state auto-prodotte.
Perché non accettare libri che un autore ha auto-prodotto?
In
fin dei conti, la stragrande maggioranza degli autori esordienti
venderà in quel modo al massimo una cinquantina di copie. Ma anche se
l'autore fosse così bravo e intraprendente da riuscire a venderne di
più, dal punto di vista editoriale potrebbe essere un'opera migliore di
un dattiloscritto mai fatto leggere a nessuno, no? Grazie alle
segnalazioni di qualche lettore, infatti, l'opera potrebbe essere già
stata revisionata e migliorata, e dunque resa più appetibile per
un'eventuale pubblicazione con un editore ufficiale.
Se qualche editore avrà la bontà di illuminarmi su questo aspetto, gliene sarò grato sin da ora.
L'argomento continua qui: www.braviautori.com/forum/viewtopic.php?t=4175
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